Il colloquio di lavoro è quel momento magico in cui tutto sembra perfetto: flessibilità oraria, smart working, team building e meritocrazia. Poi, una volta dentro, la realtà colpisce come un caffè senza zucchero: la flessibilità è solo per gli orari di ingresso (rigorosamente entro le 9:01), il team building è una scusa per buttarti in un fiume e la meritocrazia… beh, premia sempre qualcun altro. Arturo racconta con ironia il divario tra le promesse fatte durante il colloquio e la vita reale in ufficio, arrivando alla conclusione che il lavoro perfetto forse non esiste, ma alla fine si impara a sopravvivere.
