IO, LAVORO | LA STORIA DI ARTURO – CAP.7

Capitolo 7 – “Zio Tarci” 

“Lo so che non dovrebbe essere così…”

“Si ai tuoi tempi era diverso…”

“Noi giovani non sappiamo cosa voglia dire lavorare, ok…”

Le stesse frasi…ripeto le stesse frasi ogni volta che vedo zio Tarci, che nella vita è uno di quelli “contro” per professione. Quelle persone che non tifano per una squadra ma contro un’altra. Alto, con capelli grigi che iniziavano a diradarsi e occhi scrutatori, era un uomo severo e critico, noto per la sua franchezza tagliente.


Me lo ricordo quel giorno che mentre io ero incasinato tra tabelle excel e fatture…”Arturo,” disse con un tono che fece gelare l’aria circostante, “ancora qui a giocare con questi numeri insignificanti?

 “Sto solo finendo il report mensile per il dipartimento finanziario. È importante tenere tutto in ordine.”

Tarci scrollò la testa con un’espressione di disapprovazione. “In ordine? E pensi davvero che sia questo il modo in cui un giovane ambizioso come te dovrebbe passare le sue giornate? Ti sei laureato per stare davanti a una calcolatrice?”

Ho cercato di nascondere la mia frustrazione. Avevo scelto questa carriera con passione e impegno, convinto di  poter apportare un contributo significativo in ogni azienda…e in questa mia prima esperienza lavorativa mi sto trovando benissimo

“Zio, capisco che tu possa vedere le cose in modo diverso, ma credo che il mio ruolo sia importante per il funzionamento dell’azienda. Sono qui per imparare e crescere.”

A quel punto si avvicinò alla scrivania incrociando le braccia. Crescere? E cosa hai imparato fino ad ora? A riempire fogli e a mettere numeri in ordine? Questo non è il tipo di crescita di cui hai bisogno. Dovresti aspirare a di più, ambire a ruoli che influenzino davvero l’andamento dell’azienda.”.

“Zio, ho bisogno di iniziare da qualche parte. Sto cercando di costruire le basi per il mio futuro qui. So che potrei non essere in una posizione di grande potere ora, ma credo che il mio contributo sia comunque importante.

Ammetto che  sembrò momentaneamente colpito dalle mie parole, ma il suo sguardo si indurì nuovamente. “Sei troppo ingenuo, Arturo. Il mondo degli affari è crudele, e se non impari a distinguerti, sarai solo un ingranaggio sostituibile.”

A questo punto ho abbassato lo sguardo, lottando per trattenere la delusione e l’amarezza. 

Non voglio deludere lo zio, ma sento anche che devo seguire il mio  percorso, anche se questo significava affrontare critiche e dubbi.


Mentre la porta dell’ufficio si richiudeva,riflettevo sulle parole di zio tarci. La realtà è che uno non sa cosa sia il futuro…in realtà non sa nemmeno da dove iniziare e cosa deve fare…io so solo seguire la passione e provare a imparare tutto quello che riesco; altri metodi non li conosco e leggere su LinkedIn “come diventare ricchi con i fuffaguru” oppure l’ennesimo post sul “work life balance” non aiuta a trovare la giusta strada.

Una cosa però la so sul mio futuro

MAI ESSERE ANTIPATICO COME LO ZIO TARCI

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