IO, LAVORO, La storia di Arturo Cap.12

Capitolo 12 – “Il dilemma del pesce rosso”

Eccomi qui, seduto alla scrivania, con lo sguardo perso nel nulla, o meglio, nello schermo del computer. L’atmosfera dell’ufficio sembra svanire mentre la mia mente gira a mille. In queste giornate mi sento come il pesce rosso che ho avuto e che, contro ogni pronostico, è riuscito a sopravvivere per 7 anni…7 anni nella stessa boccia, ma dimenticandosi tutto ogni secondo tutto sommato non è male…Forse è una leggenda, ma è una cosa che mi ha sempre scioccato.

Dopo oltre un anno di lavoro, inizio a fare delle riflessioni sulla mia posizione lavorativa, l’azienda per cui lavoro, i fuffaguru e quello che vedo online, e le possibilità di carriera.

Mi alzo dalla sedia e mi avvicino alla finestra, facendo finta di essere un filosofo in cerca di ispirazione. Guardo fuori, cercando risposte tra le nuvole…sembra la scena di un film, dove a un certo punto magicamente il protagonista trova l’ispirazione e vissero felici e contenti…Ma io sono in un triste ufficio milanese; tutto quello che vedo è il parcheggio e il traffico che sfreccia sotto con gente incazzata che corre da una parte all’altra.

Torno alla scrivania, determinato a prendere una decisione. Accendo il computer e inizio a navigare alla ricerca di nuove opportunità di lavoro. Offerte di lavoro, annunci, reclutatori – tutto è lì, a portata di clic. Ma ogni volta che penso di alzarmi e fare il grande salto, mi sento come se mi mancasse qualcosa.

Guardo intorno all’ufficio, osservando i miei colleghi che scherzano e ridono. Sì, c’è stata una buona dose di drammi da ufficio e momenti di pazzia, ma c’è anche stata un’abbondanza di risate e amicizie che non potrei mai trovare altrove in questa mia primissima esperienza.


Per il momento, rimango dove sono. Non perché mi manchi l’ambizione o perché io abbia paura del cambiamento, ma perché qui c’è ancora tanto divertimento da vivere e tante avventure da affrontare. Una pletora di Manager potrebbe dirmi che sono un cretino, e magari hanno anche ragione, ma per ora ritengo possano ancora avere un valore i rapporti umani e la crescita interna.

Con un sorriso sulle labbra, riprendo il mio lavoro con un nuovo senso di apprezzamento per tutto ciò che ho intorno. Potrei non essere pronto per la grande avventura al di fuori di queste mura, ma per ora, almeno, posso godermi il viaggio qui dentro. E chissà, forse prima o poi troverò un modo per unire il divertimento con il successo, sempre tenendo a mente la possibilità di essere un pesce rosso e dimenticare per ripartire un secondo dopo, affascinato dalla novità.

Avrà ragione il pesce?

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