Sono passati mesi e il tempo è volato tra consegne, lavoro ordinario, trasferte, conferme di contratto e ora mi ritrovo fra quelli che fino a poco tempo fa per me erano i fantastici “ponti” dettati dalla scuola e dall’università…A lavoro non ci sono… ma questa volta mi sono ricordato di chiedere le ferie per sfruttare le festività.
Feste di Halloween, magari un giro in montagna e ho ridotto i giorni di ferie strategicamente, finalmente ho capito come funziona!
Ed ecco che i miei genitori mi avvisano che mio cugino sarebbe venuto a trovarci con la fidanzata nel ponte dell’1 novembre e che sarebbe stato un bene se fossi rimasto a casa dato che torna pochissime volte l’anno, tra il suo lavoro e l’andare a trovare la fidanzata in trasferta nei weekend. Sì, la sua fidanzata è una modella di passerella.
Mio cugino, un brivido mi corre lungo la schiena. Gregorio si è trasferito a Salerno 5 anni prima che io finissi gli studi, abbiamo fatto la stessa facoltà ma lui non si è mai veramente impegnato negli studi e ha subito trovato lavoro in una multinazionale settore Food, prima come assistente del risk manager, poi si è subito dedicato alla sostenibilità diventando associato e in pochissimo tempo è diventato senior consultant e poi manager… risk manager e sostenibilità. Che banalità. Cioè è sicuramente importante, ma ormai ci sono più esperti in sostenibilità che esperti contabili, per dire.
In tutto questo è riuscito ad avere due figli e trovare un posto come director of Sustainability in una importantissima Multibrand company. Sì, usa tutti questi terminoni in inglese perché viaggia il mondo più di me e per darsi un tono.
Ed eccoci; primo novembre a pranzo con tutta la famiglia: i miei genitori che hanno preparato un pranzo eccessivo, mio zio Tarci che lo vede come “il suo miglior risultato”, mia mamma che continua a dire alla sua fidanzata che è bellissima, mia nonna che sorride per tutta la famiglia riunita, e lui, che ad un certo punto mi chiede: Qual è la tua RAL attuale?
La RAL? Cos’è la RAL?
Senza farmi parlare mi precede dicendomi che la RAL è la retribuzione lorda annuale, escludendo benefit e premi e che dovrei saperlo.
Apro bocca incerto dicendo che, boh, forse si aggira verso i 20-30 mila? Non lo so, dovrei calcolarla? Come si calcola?
E subito senza darmi spiegazioni mi dice che i suoi sottoposti, che fanno il mio stesso lavoro prendono almeno 36K.
Ma K di cosa? Ma cos’è? Io l’ultima volta che ho visto delle K in una frase era quando si usava al posto di “ch” perchè avevamo pochi caratteri per scrivere un messaggio.
Continua dicendo che dipende tutto dal CCNL, il suo Alimentari e industria forse è meglio del mio, e comunque il mio è un livello troppo basso e che forse dovevo cambiare mestiere e iniziare a propormi altrove per un migliore contratto, per contrattare il mio salario e farmi valere perché dalle sue parti…… Dalle sue parti? Contrattare? Altro CCNL e livello?
In tutto questo…io sono riuscito ad avere un solo pensiero: il mio lavoro mi piace.
Sì il mio lavoro mi piace, ho iniziato da qualche mese e comunque col mio stipendio al momento riesco a farmi la birretta con gli amici, comprarmi i videogiochi appena usciti, abbonamenti streaming vari… Perché la RAL è così importante ora?
Torno dal ponte che speravo di godermi in altro modo e decido di parlarne con Cristina, collega di un altro reparto, ma i nostri orari alla macchinetta del caffè sono sempre gli stessi, e le parole di mio cugino ormai erano un pensiero fisso.
Lei ride.
“Arturo, cucciolo, non ascoltarlo e non paragonarti mai ad altri, né esterni né colleghi di altri reparti! Ogni CCNL è diverso e la crescita personale non è uguale per tutti, soprattutto con 5 anni di differenza! Sei felice del tuo lavoro? Ti piace stare qui? Allora continua a dare il massimo di te. Hai solo 24 anni e hai tempo per crescere, imparare e farti valere nel TUO settore, mi capisci?”
Sì, Cristina, ti capisco, e parlare con te mi rilassa sempre… magari al prossimo ponte, evito la famiglia e lo passo con la tua!