Coronavirus: il lavoro è on line o quasi

Smart Working e non solo. Il mercato del lavoro a Roma e in tutta Italia si è adattato all’emergenza sanitaria.

Condividiamo l’intervista di Onelia Onorati (Radio Colonna) su coronavirus, smartworking e mercato del lavoro a Daniela Giannetti, Responsabile di Filiale di Roma.


Non si fermano né assunzioni né colloqui. Ma tutto diventa on line.

A parte i medici, che dopo il decreto “Cura Italia”, non hanno bisogno di abilitazione per iniziare lavorare, servono infermieri, informatici, fattorini.

“Ovviamente le aziende stanno rispettando le nuove regole, ma dal punto di vista economico possiamo dire che la situazione è davvero tutta in divenire” – racconta Daniela Giannetti, esperta nell’ambito della ricerca e selezione del persone.

Secondo Giannetti, che è Responsabile di Filiale di Roma della During S.p.a., agenzia per il lavoro, il mondo del lavoro sta subendo una cambiamento epocale e diventa fondamentale adattarsi a questo cambiamento.

“Noi in questo momento abbiamo stravolto totalmente il nostro modo di lavorare e ci stiamo impegnando con nuovi strumenti online per sostenere sia le aziende private che il settore pubblico”.

“Rimanere accanto ai dipendenti, fare consulenza alle aziende, fornire strumenti nuovi per adempiere correttamente alle nuove misure di sicurezza”.

Come avvengono le assunzioni in queste settimane? “Il Gruppo During S.p.A. da tempo mette a disposizione strumenti on line sia per chi cerca lavoro che per le aziende. Facciamo colloqui e formazione attraverso internet. Comunichiamo di volta in volta le novità del settore sulle nostre pagine Facebook e Linkedin, che consiglio di seguire. Per essere sempre presenti con aziende e dipendenti siamo raggiungibili sul sito con la Livechat (chat dal vivo).”

Chi assume oggi? “Stanno crescendo molto le aziende della Grande Distribuzione Organizzata soprattutto con la diffusione della spesa online, quelle di logistica per rifornimento e consegna merci, le aziende alimentari, quelle per il confezionamento alimentare. Poi ci sono le aziende di pulizie e sanificazione”.

“E continua a crescere anche il settore informatico. In questo momento chi è a casa, ad esempio, scarica app per riempire il tempo libero facendo sport o parlando con amici e parenti tramite videoconferenza”.

“Un grande merito va in particolare alle aziende tessili che a tempo di record hanno iniziato a produrre le mascherine – continua Giannetti. “La nostra intermediazione tra case di cura e strutture ospedaliere per la ricerca di Operatori sanitari ed infermieri, è fondamentale sia su Roma che su tutta Italia”.

Naturalmente ci sono tante realtà in difficoltà. “Perde molto chi lavora nel turismo. E’ tutto chiuso, dalle grandi catene alberghiere a tutti gli esercizi commerciali. Pub, bar, pizzerie, ristoranti, caffetterie”.

Non solo smart working, insomma. “Molte aziende lavorano esattamente come prima, ma con le dovute precauzioni – rileva Giannetti – tanti lavori richiedono la presenza fisica, come la consegna della spesa. Soprattutto chi lavora nel back office, cioè non ha contatti con il pubblico, può lavorare da casa”.

“Molte aziende che non hanno a che vedere con il pubblico, comunque, ci chiedono collaborazione per l’attivazione dello smart working” – continua.

Come si fa? “Le aziende possono scaricare un modulo dal portale del governo Cliclavoro.gov.it da riempire con i dati del lavoratore e con la previsione della durata. E così possono partire. In alternativa, lo facciamo noi per conto del cliente”. Insomma, quasi più facile a farsi che a dirsi.

Il coronavirus ha cambiato molte delle nostre abitudini. E forse il cambiamento che ci chiede forza e sacrificio è l’anticamera di un mondo e di un modo di lavorare totalmente nuovi.

Ma lo sapremo fra qualche mese…

Fonte: https://www.radiocolonna.it/economia/2020/03/21/coronavirus-il-lavoro-e-on-line-o-quasi/

Facebooktwitterlinkedinmail